Gli anelli, fin dai tempi più antichi, sono stati i doni preferiti per dichiarare il proprio amore all’amata, a prescindere dalle differenti società, costumi o zone geografiche. Inizialmente nato con un design molto semplice, ha lentamente adattato il proprio stile fino ad arrivare a noi al giorno d’oggi con queste sembianze: “gambo” di forma perfettamente rotonda in oro che accompagna un diamante centrale a taglio brillante. Questo binomio non è casuale: la forma della montatura simboleggia un cerchio, il simbolo di eternità per eccellenza; la gemma, il diamante, è raro, puro, ed è il materiale “indistruttibile”, il più duro conosciuto dall’uomo, eterno. L’anello solitario è la promessa che si fa alla propria amata, il “per sempre” punto di svolta della vita affettiva e personale: ecco perché è importante esser consapevoli della scelta dell’anello, per non deludere le aspettative e rendere “quel gesto” il momento indimenticabile.
I parametri da prendere quindi in considerazione per scegliere l’anello solitario giusto sono: qualità del diamante, il colore dell’oro, montatura dell’anello.
La Qualità del Diamante
Quando si regala un anello solitario il primo aspetto da considerare è la qualità del diamante: in primo luogo, perché una gemma dotata di brutte caratteristiche non brilla, ha una luce ed un colore spenti e non risalta una volta indossata; in secondo luogo, perché ogni diamante, se acquistato con cognizione di causa, diventa anche un valido investimento (ogni diamante di buona qualità mantiene ed incrementa il proprio valore nel tempo).
Ogni diamante viene classificato tramite quattro caratteristiche base, le cosiddette “4C”: taglio, colore, purezza e peso (in inglese cut, color, clarity, carat), prese esattamente in questo ordine. Il taglio generalmente associato all’anello solitario è quello detto “a brillante” (per esser più precisi: rotondo a brillante), che per le sue proprietà garantisce la massima espressione della luce e della brillantezza (da questo deriva il suo nome). Il colore del diamante poi dev’esser buono. Esiste infatti una scala di valutazione del colore che va dalla lettera D (il migliore, ossia l’incolore) alla lettera Z (ossia con colorazione molto intensa). Anche in questo caso è bene stare nell’intervallo tra i colori D-E-F-G per avere una gemma che sia davvero “bianca”.
È poi da prendere in considerazione la purezza (clarity) ossia quanto “pulito” è un diamante al suo interno: il diamante è un elemento naturale che può presentare internamente delle inclusioni che ostacolano la riflessione della luce. Le gemme con meno imperfezioni interne sono più rare ed hanno un costo maggiore, ma sono visivamente molto più belle e vive. I diamanti migliori sono dotati di un certificato gemmologico nel quale sono ben evidenziate tutte le specifiche tecniche della gemma(ad oggi gli istituti più affidabili e mondialmente riconosciuti sono GIA, HRD, IGI e CISGEM).
Il Colore dell’Oro
Per quanto riguarda il colore dell’oro, la scelta ricade per la totalità delle vendite sugli anelli solitari in oro bianco, meno appariscente e più elegante dell’oro giallo o dell’oro rosa. Una normativa entrata in vigore dal 2013 stabilisce l’obbligo del “nickel free” per gli oggetti in oro: questo è un importante parametro da non sottovalutare quando si regala un anello.
La Montatura
Un altro fattore da tener presente nella scelta dell’anello solitario è la tipologia della montatura e la qualità dell’oro utilizzato per la sua realizzazione. Le montature in commercio sono infinite, da quelle semplici e classiche a quelle con design fantasiosi. Per un anello di fidanzamento classico, la migliore scelta è un gambo liscio e solido, che dia spazio eventualmente ad una incisione interna per un nome o una data. Il diamante deve esser saldamente inserito nella montatura dell’anello solitario, tenendo presente che un’eccessiva “chiusura” della pietra impedirebbe alla luce di riflettere e si avrebbe quindi una gemma spenta e non brillante.