Al giorno d’oggi, l’orologio da polso viene associato all’avere una batteria che ne garantisce il funzionamento nel tempo. Questo non è però stato sempre vero. Soprattutto i più giovani probabilmente non si ricorderanno dell’antenato del moderno orologio a batteria, l’orologio a molla.
Queste sono le due principali macrocategorie di quelli che vengono chiamati i “movimenti” degli orologi.
Il movimento è il termine tecnico per definire il meccanismo che fa funzionare l’orologio, e che quindi sa (o dovrebbe sapere) l’effettiva durata di un secondo. La batteria e la molla sono le fonti d’energia, nel primo caso elettrica e, nel secondo, meccanica, dei movimenti degli orologi.
Perché quindi esistono due diversi tipi di fonti di energia? La risposta è semplice: l’orologio è uno strumento antico. La storia dell’orologio risale agli inizi del 14esimo secolo, in cui, come potrete immaginare, la batteria non era ancora stata inventata, e l’elettricità in sé non era ancora utilizzata. L’orologio ha passato molte iterazioni, che ne hanno evoluto e perfezionato il funzionamento, dai primi orologi, al pendolo, agli orologi a molla fino a quelli a batteria.
In questo articolo oggi andremo a descrivervi le tipologie di movimenti più utilizzati negli orologi da polso moderni, così che possiate capire cosa state comprando.
La Tradizione: gli Orologi Meccanici
Il termine tecnico per definire un orologio a molla è “orologio meccanico”. Questi orologi rappresentano una grande fetta della storia di questo strumento, e per questo vengono considerati come gli orologi più tradizionali. L’orologio da polso divenne popolare in un periodo nella quale questo tipo di meccanismo era dominante (agli inizi del secolo scorso).
Gli orologi meccanici non ticchettano una volta al secondo, come quelli a batteria, ma più volte, dipendentemente dal battito de bilanciere, il cuore pulsante di un orologio meccanico, il quale grazie ad una molla (che non è quella di carica), regola la velocità di rotazione delle lancette. Questo è il miglior modo per distinguere un orologio meccanico da uno a batteria.
Vi sono due tipi di orologi meccanici, quelli a carica manuale, chiamati soltanto “meccanici”, e quelli a carica automatica, chiamati “automatici”. La molla principale del meccanismo deve essere tenuta in tensione se si vuole che l’orologio continui a segnare il tempo, e il discriminante tra queste due tipologie di meccanismo è proprio la modalità di carica della molla. Negli orologi a carica manuale, la molla può essere caricata soltanto ruotando la corona, mentre negli orologi automatici è integrato un rotore che, tramite i movimenti del polso, tramuta l’energia meccanica che creiamo con il nostro moto in carica per la molla dell’orologio, togliendo così il pensiero di dover caricare l’orologio ogni mattina, se lo si indossa tutti i giorni. Molti orologi automatici hanno anche la possibilità di essere caricati manualmente. Un esempio è l’orologio automatico Tissot Everytime, oppure il Tissot Le Locle.
Gli orologi meccanici ad intervalli regolari (in media di 5 anni) dovrebbero essere mandati in manutenzione, nella quale il meccanismo viene smontato, pulito e lubrificato.
La Modernità: gli Orologi al Quarzo
Il termine tecnico per definire un orologio a batteria è “al quarzo”. Il quarzo è un minerale con particolari proprietà che, una volta lavorato, applicandoci una carica elettrica lo fanno oscillare ad una data frequenza che regola un oscillatore elettronico, il quale fa avanzare la lancetta una volta al secondo. Questa evoluzione dell’orologio, avvenuta negli anni sessanta del secolo scorso, ha rivoluzionato il mondo degli orologi, quasi causando la morte dell’orologio meccanico, il quale si è però stabilito come orologio di lusso negli anni successivi.
L’orologio al quarzo ha molti vantaggi. In primis può essere prodotto in serie molto facilmente, abbattendo i costi di produzione, è molto più preciso dell’orologio meccanico e può essere molto più versatile, arrivando ad incorporare molte funzioni, come cronometro, timer, allarme e calendario perpetuo in un solo orologio magari digitale, e quindi più facile da leggere, dal costo esiguo. Lo svantaggio è il dover cambiare la pila, non necessario negli orologi meccanici, in quanto ne sono sprovvisti. Il più classico esempio di un orologio al quarzo è l’orologio Casio Vintage, diventato, negli anni, iconico.
Sono state create molte tipologie di orologi al quarzo, a carica solare oppure con batteria ricaricata grazie ad un rotore, i quali allungano sostanzialmente la vita della batteria (in questi casi ricaricabile).
Vi sono poi degli orologi ibridi meccanici regolati al quarzo, senza batteria e la cui carica elettrica al minerale è fornita grazie ad un apparato meccanico, ma non sono di grande diffusione, in quanto estremamente di nicchia.
Sono sempre stata dalla parte diciamo della tradizione ma dopo aver visto questi orologi mi sto appassionando anche alla modernità, grazie!
Come sempre, davvero molto interessante ed orologi sensazionali