Gioielli

L’oro: il metallo prezioso più adorato

L’oro, metallo prezioso dallo splendore eterno, ha affascinato l’umanità fin dall’alba della civiltà. La sua connessione con i gioielli non è solo estetica, ma si estende anche al profondo mondo della spiritualità.

 

I gioielli in oro hanno una lunga storia di simbolismo e significato. Nella maggior parte delle culture, gli anelli d’oro sono considerati simboli di eternità e impegno. La loro forma circolare rappresenta un ciclo senza fine, un legame che va oltre il tempo stesso. Indossare gioielli in oro è spesso associato a momenti significativi della vita, come matrimoni, anniversari e altri eventi speciali. Su Biffi Gioielli troverai molti gioielli in oro adatti a questi momenti importanti.

FEDINA DI FIDANZAMENTO MARTELLATA IN ORO GIALLO

 

L’oro nella spiritualità

Nella spiritualità, l’oro è spesso visto come un metallo sacro, simbolo di purezza e perfezione, il quale veniva visto come un dono divino. Molte tradizioni religiose utilizzano l’oro nei loro rituali e cerimonie. In molte culture orientali, l’oro è associato ai chakra superiori e alla spiritualità elevata. Si crede che indossare gioielli in oro possa aiutare a equilibrare l’energia vitale e promuovere la guarigione. Già nell’antico Egitto questo colore era usato dai araoni per rappresentare non solo la gloria e la permanenza nel tempo del loro popolo, ma anche perché simboleggiava la luce spirituale, la vita eterna e la reincarnazione. Curiosamente, l’oro è considerato un colore sacro sia in ambito religioso che magico. La sua malleabilità e indistruttibilità lo hanno reso il materiale perfetto per incarnare alcune qualità divine. L’oro non ha genere, esistono gioielli sia maschili che femminili creati di questo metallo prezioso ed eterno, come per esempio questo bracciale qua:

 

Come viene scelto l’oro per i gioielli artigianali ?

L’oro utilizzato nei gioielli è sottoposto a un processo di lavorazione e raffinazione che ne determina le caratteristiche tecniche e la qualità finale del metallo prezioso. L’analisi tecnica dell’oro nei gioielli include diversi aspetti cruciali, tra cui la purezza, la lega, la lavorazione e la finitura.

L’oro puro è 24 carati, ma è raramente utilizzato nei gioielli poiché è relativamente morbido e suscettibile a graffi e deformazioni. Le leghe d’oro, che combinano l’oro con altri metalli come rame o argento, vengono utilizzate per aumentare la durezza e la resistenza del metallo.

Le leghe d’oro più comuni nei gioielli sono l’oro 18 carati e l’oro 14 carati. Queste leghe offrono una buona combinazione di durata, colore e lavorabilità, rendendo l’oro adatto per la creazione di gioielli di alta qualità. La lavorazione dell’oro nei gioielli è un processo artigianale che richiede abilità e precisione. I gioiellieri utilizzano tecniche come la fusione, la laminazione e la cesellatura per creare forme complesse e dettagliate. Alcune tecniche di finitura, come la placcatura, possono essere utilizzate per conferire al gioiello colorazioni specifiche.

Indossare gioielli in oro non è solo una dichiarazione di stile, ma anche un atto di connessione con la storia, la cultura e la spiritualità che permeano questo metallo prezioso.

Come e dove viene estratto l’oro per i gioielli

In natura ci pochi elementi che si trovano a uno stato nativo, nel senso che non sono legati ad altri elementi. Tra questi, c’è proprio l’oro. In linea generale, l’oro si trova sotto forma di cristalli e pepite dalla forma piuttosto irregolare. La sua diffusione è molto ampia, ma, dall’altra parte, la sua concentrazione risulta essere bassa. Sono quindi fondamentali i processi di estrazione, i quali si sono evoluti nel corso dei secoli.

L’estrazione dell’oro, infatti, ha origini molto antiche. Un processo tradizionale è l’estrazione dalle miniere a cielo aperto o dalle miniere sotterranee. La differenza tra i due processi consiste nel fatto che nel primo caso i giacimenti sono vicini alla superficie, pertanto basta solamente rimuovere degli strati di terreno. Nel secondo caso, invece, l’oro si trova in profondità, quindi è necessario costruire tunnel e gallerie per raggiungerlo.

Successivamente, l’oro viene separato da altri materiali che si possono trovare nel suolo. Tale metodo prende il nome di cianurazione, che, come suggerisce il termine, consiste nell’utilizzare una soluzione di cianuro per dissolvere l’oro e separarlo dalla roccia. Se da un lato è una tecnica efficace, dall’altro non è sostenibile. Questo perché si contamina il suolo, comportando rischi ambientali e di salute.

Pertanto, oggigiorno si utilizzano tecniche più sostenibili per l’ambiente. Prima fra tutte, vi è la bioestrazione dell’oro. Essa consiste nell’uso di microorganismi per poter estrarre l’oro dai minerali, eliminando di fatto l’utilizzo di sostanze chimiche tossiche. Un’altra soluzione efficiente per salvaguardare l’ambiente è l’estrazione con fluidi supercritici. In questo caso, si utilizza l’anidride carbonica per separare l’oro.

Una strategia particolare è il recupero dell’oro dalle schede elettroniche. Infatti, le schede elettroniche di computer, smartphone e altri dispositivi tecnologici contengono diversi materiali preziosi, tra cui proprio l’oro. In questo modo, si crea un ciclo sostenibile dell’estrazione dell’oro, contribuendo anche alla riduzione dei rifiuti elettronici.

 


Come l’oro viene lavorato per produrre i gioielli

Una volta ricavato l’oro, bisogna lavorarlo per poter produrre il prodotto finale, ovvero i gioielli. La sua lavorazione è rimasta sostanzialmente uguale nel corso del tempo. Il passaggio principale consiste dal fondere del metallo attraverso diverse tecniche quali il cesello, lo stampo e la filigrana.

Partendo dalla prima, il termine “cesello” include due fasi, ovvero lo sbalzo e il cesello. Lo sbalzo consiste nel far emergere delle forme a rilievo da una lastra metallica. Non vi è alcuna abrasione o incisione, ma solo uno spostamento del metallo. Dopodiché, le forme si “tirano fuori” lavorando l’oggetto dal retro, per poi definire il disegno cesellando dal davanti. I ceselli sono dei ferri sagomati che permettono quindi di ottenere le figure in rilievo. I risultati finali vanno da una semplice decorazione alla modellazione di disegni e figure.

Passando allo stampo, esso si inserisce nella lavorazione dell’oro a fusione. In questo caso, l’oggetto viene inizialmente modellato in cera, per poi ricoprirlo tramite uno stampo refrattario. Quando lo stampo si è riscaldato, la cera si scioglie e si può colare il metallo fuso nello spazio vuoto. Tale procedura permette di creare gioielli più complessi, con dettagli molto più accurati.

La filigrana, infine, risulta essere una tecnica molto raffinata. Essa consiste nell’intreccio di sottili fili di oro, al fine di formare disegni traforati. Si può immaginare come il risultato porti a una decorazione molto delicata e complessa, dove ci sono innumerevoli dettagli. Questa tecnica è particolarmente usata per produrre anelli, bracciali e collane.

Per concludere, la lavorazione dell’oro prevede ancora oggi tecniche usate nel corso dei secoli. Sebbene vi siano comunque lavorazioni che sfruttano le più moderne tecnologie, come il CAD, le lavorazioni a mano permettono una maggiore originalità e valore al gioiello in oro.

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